Gita a Stresa successo dei Volontari



Si è svolta nella giornata di martedì 26 maggio 2009 la gita organizzata dai Volontari del Servizio Civico Anziani e promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali di San Maurizio Canavese.

Questa iniziativa rientra pienamente nel progetto “Argento Vivo-Argento Attivo” che l’Assessore Mariano Amico ha coordinato e promosso in questo ultimo anno.

Alle 07,15 ritrovo presso Piazza Marconi: formato un buon gruppo armati di zainetti e di tanto buon umore si è partiti per Stresa , sul Lago Maggiore. La prima tappa prevedeva visita al Parco della Villa Pallavicina, uno dei luoghi più suggestivi del Lago Maggiore. Il Parco si sviluppa in un’area di 20 ettari tra viali fioriti, alberi secolari ed un meraviglioso giardino botanico. Ma l’attrazione principale del Parco è stata data dagli animali, più di 40 specie tra mammiferi e uccelli esotici che vivono in questi immensi spazi naturali. La giornata è proseguita, dopo una buona e salutare ristorazione presso il ristorante del parco o presso le aree attrezzate per il pic nic, con la visita all’Isola Bella, dove il gruppo di turisti sanmauriziesi ha potuto ammirare e conoscere le meraviglie che l’isola accuratamente custodisce, e le preziose ceramiche del luogo.

Purtroppo come tutte le belle cose….finiscono e a malincuore è giunta l’ora del rientro a casa. Il merito per l’ottimo risultato ottenuto della giornata va all’organizzazione, in particolare all’assessore alle politiche sociali Mariano Amico e ai volontari che hanno saputo creare un gruppo omogeneo amalgamando tutti i partecipanti.

Tutti aspettano con ansia la prossima gita….sperando possa essere organizzata per il mese di settembre o ottobre…e per un gruppo ancora più numeroso e magari con mete ancora più lontane!!!

Pienamente soddisfatto del risultato di questa prima iniziativa l’Assessore Mariano Amico commenta :

” Sono molto contento e soddisfatto dell’operato svolto durante questo lungo anno di attività da parte dei volontari conclusosi con l’ulteriore successo di questa gita.

Tale evento ha rappresentato un’opportunità nel trascorrere una giornata di svago e conoscenza con e tra persone nuove.

Questa occasione di socializzazione diversa dal solito è servita anche a promuovere le attività dello Sportello di Informazione Sociale, ed a dare avvio alle attività del nuovo progetto promuovendolo e favorendo la ricerca di nuovi aderenti.

La Regione Piemonte anche per questo anno ha finanziato un progetto di servizio civico per anziani: pertanto invito tutti i cittadini che ne rientrano (secondo i requisiti del bando) a presentare in comune la domanda di adesione entro e non oltre il 24 giugno c.a..

Abbiamo dato vita ad un nuovo modo di fare volontariato, ma sempre con lo stesso spirito di gratuità, solidarietà e soprattutto di “servizio” verso la comunità.

E’ bello vedere che cittadini di San Maurizio si impegnano e dedicano il proprio tempo nella forma e nella sostanza più vera del servizio e del senso civico a servizio del paese e delle persone che lo abitano, ponendo maggiore attenzione e cura a coloro che a volte purtroppo vivono in uno stato di emarginazione sociale o di disagio.

Grazie di cuore a tutti !!! ”

Obama: "Voglio una Gerusalemme dove figli Abramo si mescolino in pace"

Storico discorso di Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d’America, all’università islamica “Al-Azhar” a Il Cairo.

Un discorso conciliante, coraggioso e a tratti emozionante. “Sono qui per cercare un nuovo inizio fra gli Stati Uniti ed i musulmani nel mondo, basato sul mutuo interesse e sul mutuo rispetto. E sulla verità: America e Islam non devono essere in competizione. Invece, si sovrappongono e condividono principi comuni, di giustizia e progresso, di tolleranza e dignità di tutti gli esseri umani” esordisce l’inquilino della Casa Bianca. Le sue parole sembrano una chiudere una stagione di laceranti conflitti, ma come lui stesso ammonisce “Certi cambiamenti non avvengono in un giorno, ma dobbiamo provarci”.

Un nuovo inizio, dunque. Obama al Cairo getta le basi per ricostruire un rapporto, quella tra Occidente ed Islam, deterioratosi in seguito ad eventi sanguinari. L’11 settembre è una data indelebile nella memoria di tutti, ma la paura e la disperazione per quel tragico evento ” ci hanno portato ad agire contro i nostri ideali”. Ideali che rifiutano fortemente gli stereotipi di una società cristallizzata e monolitica “perché siamo una società che nasce dalla ribellione ad un impero, una nazione in cui tutti hanno la possibilità di realizzare se stessi. C’è un pezzo di mondo musulmano in America - dice Obama - e noi abbiamo sempre fatto di tutto per difenderne le prerogative e i diritti. In ognuno dei nostri Stati, ad esempio, c’è una moschea”. Il fulcro del discorso del presidente sono le questioni aperte con il mondo musulmano: Afghanistan, Iraq e la questione israelo-palestinese. Ponendo con forza la distinzione tra una caccia agli estremisti ed una guerra contro un Islam incolpevole, Obama ha inteso prendere le distanze dalla dottrina Bush, accordandosi con quest’ultimo solo sulla necessità dell’intervento in Afghanistan. Al contrario la guerra in Iraq è stata una precisa scelta “contestata anche nel nostro paese” sostiene il presidente. Poi un impegno preciso: entro il 2012 le truppe statunitensi lasceranno l’Iraq. E nel paese, aggiunge ancora Obama, non ci sarà alcuna base militare.

La visita in Egitto è stata anche l’occasione per ribadire il ruolo di mediazione che il paese di Hosni Moubarak svolge per placare il conflitto mediorientale. Risoluzione che secondo il presidente di Chicago passa per il riconoscimento, da parte di Israele, di una soluzione a due Stati. “Ci sono già state troppe lacrime. Lanciare razzi che uccidono bambini che dormono o donne che salgono su un autobus non è segno di potere” per questo la soluzione a due stati rimane “l’unica possibile” secondo Obama. E aggiunge che bisogna lavorare per fare di Gerusalemme “il luogo dove tutti i figli di Abramo potranno mescolarsi in pace”.

Il discorso, al quale il presidente ha lavorato alacremente, affronta un nodo cruciale per gli equilibri mediorientali: lo sviluppo della tecnologia nucleare in Iran. “Nessuna nazione dovrebbe interferire sulle scelte energetiche degli altri. L’Iran - precisa Obama - dovrebbe avere accesso al nucleare pacifico, ma deve aderire al Trattato di non-proliferazione”. Il confronto su questo tema cruciale “è ad una svolta decisiva” dichiara il presidente, e Washington è pronta ad “andare avanti senza condizioni preliminari”.

Infine un accenno alla democrazia. “Nessun sistema di governo può o deve essere imposto da una nazione ad un’altra. Ma questo non riduce il mio impegno - afferma il presidente Obama - per avere governi che riflettano la volontà della gente. L’America non presume di sapere ciò che è meglio per tutti, ma ho la convinzione certa che tutti i popoli desiderino alcune cose: la possibilità di poter affermare le proprie opinioni e poter avere voce su come si è governati. La fiducia in una legge uguale per tutti e in una giusta amministrazione, un governo trasparente, che non si approfitti della cittadinza, che sia onesto, e la libertà per ciascuno di scegliere la vita e lo stile di vita che preferisce. Queste non sono idee americane, ma diritti umani di base, che sosterremmo e per cui combatteremo ovunque”.

Un discorso ad ampio raggio. Un nuovo punto di partenza per instaurare rapporti più pacifici, basati sul dialogo e non sulla dottrina dell’attacco preventivo. Come ricorda Obama nel discorso, la diplomazia è un’arte sottile. I risultati si vedono nel lungo periodo. E le parole che il presidente degli Stati Uniti ha rivolto al mondo islamico sono una iniezione di speranza che illumina la strada verso una soluzione pacifica delle controversie tra Occidente ed Islam.

DIRITTI E SALUTE: ASL, "BOCCIATE" LE CARTE DEI SERVIZI

A 15 anni dall'introduzione delle Carte dei Servizi delle Pubbliche Amministrazioni i risultati di un monitoraggio dei documenti adottati dalle strutture sanitarie. Un piano comune d'azione tra Patronato Acli e Lega Consumatori

Roma, 5 giugno 2009 - A 15 anni dall'introduzione in Italia delle "Carte dei servizi" nella pubblica amministrazione, un monitoraggio realizzato dalle Acli analizza i documenti prodotti dalle Aziende sanitarie locali riscontrando una situazione di «sostanziale inadeguatezza». Superano di poco la metà (54%) le Asl che mettono a disposizione dei cittadini sul proprio sito la Carta dei servizi. Pochissime le Carte che contengono l'indicazione - prevista per legge - degli standard qualitativi.

Il monitoraggio è stato realizzato via web dal Patronato Acli, nell'ambito di un progetto di collaborazione con la Lega Consumatori per la tutela dei cittadini e dei lavoratori sul piano dei diritti previdenziali, socio-sanitari, il risparmio, la spesa e i consumi.

115 i siti Internet delle Aziende sanitarie locali monitorati dal Patronato Acli, su un totale di 196 Asl. Le Carte dei servizi - nate appunto per garantire la trasparenza e l'efficienza delle strutture pubbliche nei confronti dei cittadini - risultano elaborate da poco più di una Asl su due (54%), che rendono pubblico il documento sul proprio sito. Nel 37% dei casi non c'è traccia alcuna del documento sul sito della Asl. In altri casi (5%) la Carta dei servizi viene citata, ma non è consultabile. Il 4% delle Aziende sanitarie ha scelto invece di elaborare documenti alternativi.

Tra le Carte prodotte dalle Asl, appena 2 su 10 risultano elaborate in conformità con le disposizioni normative, che prevedono l'indicazione degli standard qualitativi (tempi di attesa, tempi di erogazione dei servizi, numero delle prestazioni) e la verifica di questi parametri nel tempo, per cui è richiesto un aggiornamento costante di questi documenti pubblici. E invece, la metà delle Carte dei servizi monitorate (51%) non mostra alcun riferimento temporale, il 12% appaiono redatte tra il 2002 e il 2006, e mai più aggiornate. Sono il 36% i documenti redatti o rivisti dal 2007 a oggi.

«Nella maggior parte dei casi - commenta il Patronato Acli - ci troviamo di fronte a semplici vademecum informativi sulle strutture sanitarie e le prestazioni erogate». Di qui l'impegno, assunto nell'accordo da Patronato Acli e Lega Consumatori, ad attivarsi congiuntamente sul territorio con iniziative di controllo e di sensibilizzazione per difendere il diritto all'informazione e alla partecipazione dei cittadini.

Antimafia

ANSA (di Lirio Abbate) (ANSA) - ROMA, 21 MAG


L'ex boss mafioso, Giovanni Brusca, rivela nell'aula bunker di Rebibbia il coinvolgimento di un uomo delle istituzioni nella trattativa con Riina dopo la strage di Capaci. E lo fa mentre a Palermo lo Stato e le associazioni antimafia preparano le cerimonie per ricordare, il 23 maggio, l'uccisione di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti di scorta.

La coincidenza temporale arriva con la deposizione del collaboratore di giustizia - che e' anche lo stragista che ha premuto il pulsante del detonatore che ha fatto esplodere l'autostrada a Capaci - nel processo al generale Mario Mori e al colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento alla mafia, per un mancato blitz, nell'autunno del 1995, nel palermitano, che avrebbe potuto portare all'arresto di Bernardo Provenzano.

''Riina - dice Brusca - mi disse il nome dell'uomo delle istituzioni con il quale venne avviata, attraverso uomini delle forze dell'ordine, la trattativa con Cosa nostra''.
Brusca racconta che tra la strage di Falcone e quella di Borsellino ''persone dello Stato o delle istituzioni'' si erano ''fatti sotto'' con Riina, il quale aveva loro consegnato un ''papello'' di richieste per mettere fine agli attentati.

Per la prima volta in un pubblico dibattimento, Brusca afferma di aver saputo da Riina il nome della persona a cui era rivolta la trattativa. Ma, quando il pm Nino Di Matteo gli chiede di farlo davanti ai giudici quel nome, Brusca si ferma - come mai aveva fatto - e dice: ''Mi avvalgo della facolta' di non rispondere, perche' su questa vicenda vi sono indagini in corso e non posso rivelare nulla''.

Il riferimento e' all'inchiesta che viene condotta dalla procura di Caltanissetta, guidata da Sergio Lari, che da mesi ha avviato nuove indagini sulle stragi del '92. Per il pentito ''non so se vi e' stata un'accelerazione per la strage di Borsellino, posso pero' dire che quell'attentato mi ha sorpreso come fatto esecutivo''.

Rispondendo alle domande dei pm Antonio Ingroia e Nino Di Matteo, Brusca sostiene di non essere stato sorpreso per l'uccisione di Paolo Borsellino, ma per il modo con il quale e' avvenuto.

E tornando a parlare dei contatti con la politica, il collaboratore ricorda che dopo l'omicidio di Salvo Lima, nel 1992, molti politici si offrirono al servizio di Cosa nostra, tanto che qualcuno propose al capomafia ''un contatto con la Lega di Bossi. Ma non so cosa ne fece''.

Nasce il "Facebook" equosostenibile

Si chiama ZOES (Zona Equosostenibile) e vuole diffondere on-line stili di vita sostenibili.


Sfruttare la rete per apprendere nuove iniziative di sostenibilità sociale e ambientale.
Chattare per scoprire dove poter fare la spesa acquistando prodotti equosolidali o conoscere gruppi di acquisto.
Questi sono i propositi del primo social network equosostenibile.

Si chiama Zoes - www.zoes.it - e vuole essere un punto di riferimento per persone, istituzioni e raltà "interessate" ad un futuro equo che immagina un mondo che sappia risolvere positivamente la crisi ecologica, sociale ed economica che stiamo attraversando.

La piattaforma nasce con l'impegno della fondazione culturale Responsabilità etica e fondazione Sistema Toscana.
All'interno si può trovare una mappatura su tutta Italia, per esempio, dei gruppi di acquisto solidali, delle comunità energetiche, dei produttori impegnati in un percorso di responsabilità e dei gruppi di iniziativa territoriale di Banca Etica.

Per far questo Zoes introduce nuovi strumenti e concetti, come quello di attivismo e di comunita' geografica. Alla base del progetto c'e' un sistema di georeferenziazione creato per visualizzare e mettere in relazione soggetti tra loro vicini. Un gruppo di acquisto solidale (Gas) potra' cosi', ad esempio, entrare in contatto con tutti i Gas e i produttori presenti sul proprio territorio.

Zoes prevede inoltre dieci canali tematici di informazione (tra cui energia ed ecoefficienza, cibo e agricoltura, abitare e costruire) e una piattaforma di e-commerce, 'Buonmercato', che privilegia l'acquisto solidale e collettivo.

La storia siamo noi....!!!

Per non dimenticare

EVENTO- Concerto del coro Puccini

Venerdì 22 maggio, alle ore 21,15, prestigioso appuntamento presso l'Antica Chiesa Plebana, in via De Amicis a San Maurizio C.se. Il Coro Giacomo Puccini di Venaria Reale, si esibirà, diretto dal Maestro Armando Donà, in un repertorio tutto classico di forte impatto, soprattutto in un luogo di così grande suggestione e valenza artistica: celeberrimi brani di Verdi, Rossini, Mozart, Bizet, Haendel, Schubert troveranno idonea cornice.
Il coro, nato a Venaria Reale nel 1995, si compone di oltre settanta elementi divisi in quattro sezioni: Soprani Primi e Secondi, Mezzosoprani, Tenori Primi e Secondi, Baritoni e Bassi. Ha realizzato un'intensa attività concertistica sia in Venaria, che in Torino e in varie città della Regione.
L'ingresso è libero fino ad esaurimento di posti

Evento - Convocazione Commissione Politiche Sociali


Questa sera, martedì 19 Maggio, alle ore 21 presso la sala Giunta del Palazzo Comunale si svolgerà la riunione della Commissione alle Politiche Sociali, aperta a tutta la cittadinanza.


L'Assessore Mariano AMICO esporrà i seguenti punti all'ordine del giorno :


  1. Relazione attività svolte in merito all'Assessorato alle Politiche Sociali

  2. Fase conclusiva del Progetto comunale "Argento Attivo-Argento Vivo", in merito al Servizio Civico per anziani

  3. Presentazione del nuovo Progetto finanziato della Regione Piemonte per il Servizio Civico Anziani

  4. Politiche di tutela per anziani e persone fragili. Attivazione del Progetto "E-state Insieme 2009"

  5. Iniziative di aggregazione giovanile sul territorio

  6. Resoconto progetti di Cooperazione Internazione

  7. Varie ed eventuali

Cercasi Volontari !!!

L'Assessorato alle Politiche Sociali pubblica il bando relativo al servizio civico anziani progetto "Argento Attivo- Argento Vivo 2" finanziato dalla Regione Piemonte.

Il progetto prevede l’impiego di undici volontari presso il Servizio Politiche Sociali del Comune ed è stato perseguito con lo specifico intento di fornire servizio di animazione ed assistenza ricreativa e logistico/organizzativa agli anziani del territorio, vigilanza ambientale sul territorio.

Possono partecipare tutti i cittadini italiani che alla data di scadenza del bando abbiano compiuto il sessantacinquesimo anno di età o che percepiscano comunque un trattamento pensionistico in regime di quiescenza.

Le domande dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune dalle ore 10.00 del 25.05.09 alle ore 12.45 del 24.06.2009.

Per informazioni rivolgersi al servizio comunale al n. 011/92.63.288, ovvero presso lo sportello sociale (ogni mercoledì con orario 10-12.45 piano terra-Palazzo Comunale), o contattando gli stessi volontari :

Cecilia 345/2594286
Eugenio 345/2517929

Invito gita a Stresa per tutti i Pensionati






COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE

Provincia di Torino


Assessorato alle Politiche Sociali


Ai Signori Residenti

Loro sedi

San Maurizio Canavese

Gentile Concittadina, Egregio Concittadino,

è con piacere, e con un pizzico di orgoglio, che Vi inoltro una lettera dei Volontari del Servizio Civico i quali, nel sintetizzare i tratti salienti del progetto in cui sono impegnati, desiderano rivolgere a tutti coloro che sono in pensione (o che abbiamo superato i 65 anni di età), un invito personale a partecipare ai loro incontri ed alle attività che promuovono, tra le quali una gita di prossima attuazione.

Credo che, dalle loro parole, si possa cogliere lo spirito che li anima ed auspico che, grazie alla loro esperienza, il gruppo trovi nuovi aderenti ed il progetto possa avere un’azione più radicata e ancora più incisiva sul territorio.

L’Amministrazione ha colto l’importante sfida di rilanciare le persone che hanno terminato il loro cammino lavorativo perché si sentano sempre più parte attiva della Comunità Civile e mettano a disposizione di questa le loro qualità, i loro talenti e le risorse personali di cui dispongono.

Il progetto “Argento Attivo-Argento Vivo” è stato attuato in questa ottica e per continuare ad esplicare tutta la sua efficacia, aspetta anche voi !!!

L’ufficio Politiche Sociali del Comune, i Volontari ed il sottoscritto, rimangono a disposizione per ogni informazione in merito.

Con Viva Cordialità


L’Assessore alle Politiche Sociali

Mariano AMICO

Per Info. Tel. Servizio Civico - Eugenio 3452517929


"Note e appunti" adottivi


Serata dedicata a tutti gli amici e famiglie che sostengono i progetti in Burkina Faso promossi da Legamondo e supportati dal Comune.

LEGAMONDO presenta in collaborazione con L’Assessorato alla Cooperazione Internazionale il 16 Maggio 2009 alle ore 21presso casa Marchini Ramello via Bertone 17 San Maurizio Canavese," ROCCA MERLETTI" in concerto.


La serata sarà dedicata a tutti gli adottanti e amici che sostengono i progetti di Legamondo.


Durante la serata saranno proiettate le immagini raccolte nell’ultimo viaggio in Burkina Faso dalla delegazione di Legamondo e dall’Amministrazione Comunale di San Maurizio.
L’invito é esteso a tutti gli adottanti, i sostenitori e simpatizzanti...


In caso di pioggia la manifestazione si svolgerà nella Chiesa Plebana di San Maurizio.

ATTENZIONE a tutti i pensionati Cud INPS errati

"La Regione Piemonte ha stabilito la revisione degli scaglioni delle aliquota relativi all’addizionale regionale all’IRPEF con la “Legge regionale n. 35 del 30 dicembre 2008” pubblicata in B.U. n. 53 del 31.12.2008, S.O. n. 1 del 2. 1.2009 .

In particolare l’art. 2 ha disposto la riduzione dell’aliquota al 1,2 per cento (aliquota precedente 1,4 per cento) sui redditi superiori a Euro 15.000,00 e fino a Euro 22.000,00.
L'INPS ha, pertanto, effettuato il ricalcolo dell'addizionale regionale, variando i dati certificati sul CUD/2009 e calcolando gli importi dovuti ai pensionati a conguaglio.
I nuovi importi relativi all’addizionale regionale IRPEF sono stati applicati a partire dalla rata di pensione esigibile dal mese di maggio 2009.
La Direzione Centrale ha, altresì, provveduto ad inviare ai pensionati - tramite “Postel”- il mod. CUD/2009 opportunamente rettificato con l’indicazione dell’importo esatto dell’addizionale regionale.

Nella nuova certificazione, peraltro, sono stati stampati erroneamente i dati relativi all’addizionale comunale.
La Direzione Centrale sta predisponendo un “report” dei CUD/2009 inviati con dati errati che verrà inoltrato ai CAF per consentire la corretta presentazione della dichiarazione dei redditi su mod. 730/2009 o UNICO /2009.
Poiché i dati presenti sul Casellario Centrale dei pensionati sono esatti è possibile rilasciare, ai pensionati, un duplicato se richiesto.

Contributi per assistere a domicilio gli anziani non autosufficienti

La Regione Piemonte erogherà assegni di cura a 5.100 persone.
Per l’assistenza a domicilio degli anziani non autosufficienti sarà possibile usufruire di un contributo economico della Regione, che potrà essere riconosciuto per il lavoro di cura svolto da figure professionali regolarmente assunte, da familiari o da volontari, nonché per l’acquisto di servizi come il telesoccorso e la consegna dei pasti presso l’abitazione.
A deciderlo è stata la Giunta regionale, che il 6 aprile ha approvato, su proposta degli assessori alla Salute e al Welfare, Eleonora Artesio e Teresa Angela Migliasso, una delibera che riordina l’attuale offerta di prestazioni socio-sanitarie di assistenza tutelare nell’ambito delle cure domiciliari, identificandone tra l’altro le caratteristiche e i soggetti titolati a svolgerle.
Una volta entrato a regime il sistema, per accedere al contributo occorrerà richiedere una visita all’Unità di valutazione geriatrica competente per territorio, che deve accertare la non autosufficienza dell’anziano e, in base alle necessità sanitarie e sociali, predisporre un piano di assistenza individualizzato.
Se si prevede un programma di cure domiciliari, all’anziano verrà erogata una somma per il pagamento dei servizi di assistenza tutelare, che potranno essere anche più di uno, ma che nel loro complesso non potranno superare gli 800 euro mensili nei casi di bassa intensità assistenziale, i 1.100 euro nei casi di media intensità e i 1350 euro in quelli di medio-alta intensità (elevabili a 1.640 per i soggetti senza rete familiare). Di queste prestazioni, metà sarà carico dell’Asl (componente sanitaria), mentre il restante 50 per cento (componente sociale) a carico del cittadino o degli enti gestori dei servizi sociali nel caso di redditi bassi. Per calcolare la quota di compartecipazione si prenderà a riferimento il solo reddito e patrimonio dell’interessato, e non quello del nucleo familiare. Gli anziani già valutati e in lista di attesa per essere accolti in una residenza socio-assistenziale potranno richiedere alla competente Uvg una riprogettazione del proprio piano individuale per verificare se esistano le condizioni per passare alla domiciliarità.
L’attuazione del provvedimento è subordinata alla sottoscrizione, entro 60 giorni, di accordi sulle modalità organizzative tra le Asl e gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali.

Trasporto pubblico gratuito per disabili

Con l’abbassamento della soglia di invalidità, diventano 40mila le persone che potranno usufruire del trasporto gratuito sui mezzi pubblici.
La Giunta regionale ha approvato il 4 maggio uno stanziamento di un milione di euro per consentire la circolazione gratuita su autobus urbani e extraurbani delle persone disabili fino al 67%, diminuendo di quattro punti la soglia per l’accesso (in precedenza la percentuale di invalidità riconosciuta era fino al 71%). Il provvedimento riguarda gli invalidi civili, gli invalidi del lavoro, di guerra o per servizio e le persone disabili. La somma stanziata sarà girata a Province e conurbazioni, che distribuiranno i titoli. Nelle prossime settimane sarà approvato un provvedimento analogo per il trasporto ferroviario, finanziato con ulteriori 500mila euro.
La Regione ha investito in questi ultimi anni oltre 7 milioni di euro in agevolazioni per il trasporto pubblico e interventi infrastrutturali di accessibilità. Da quest’anno passano da 5 a oltre 6 e mezzo i milioni che garantiscono il titolo di viaggio gratuito per il trasporto urbano e extraurbano su gomma e per quello ferroviario. Sempre con l’obiettivo di favorire un migliore accesso ai servizi pubblici, nelle scorse settimane la Giunta ha stanziato 300mila euro per tassisti e noleggiatori che acquistano veicoli conformi ai vincoli di accessibilità per i disabili e sta predisponendo il capitolato di gara per comperare oltre 1000 nuovi autobus accessibili.

Servizio civico degli anziani

L’Assessore alla Politiche Sociali Mariano AMICO comunica con grande gioia e soddisfazione l'approvazione, da parte della Regione Piemonte, del finanziamento sul progetto presentato dall'assessorato per l’avvio di attività di servizio civico svolte dalle persone anziane.

Sono 294 i nuovi progetti presentati per l’avvio di attività di servizio civico svolte dalle persone anziane, trasmessi da Comuni singoli o associati, Comunità montane e Comunità collinari (anche in collaborazione con altri soggetti, pubblici o privati, senza finalità di lucro operanti sul territorio), secondo l’apposito bando varato dalla Regione. Le risorse assegnate ammontano a complessivi 3.141.000 euro. Il 50% del contributo verrà erogato subito agli enti beneficiari, mentre il restante 50% sarà versato dopo la presentazione di una relazione attestante le attività realizzate e le spese sostenute a copertura del costo totale.

Quest’anno si è avuto un significativo aumento dei progetti: 95 in più rispetto allo scorso anno, a dimostrazione del protagonismo delle persone anziane, della vivacità dei territori nel proporre le iniziative e della disponibilità degli enti a sostenerle.


Al via l'accordo del Ministero sulle cure odontoiatriche

(ASCA) - Roma- Il Ministero della Salute, l'Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) e l'Associazione Odontoiatri Cattolici Italiani (OCI) hanno sottoscritto, ed e' pienamente operativo, un Accordo di collaborazione al fine di garantire a prezzi agevolati le cure odontoiatriche a cittadini a basso reddito e alle donne in gravidanza. Lo ha annunciato, in una nota, il Ministero della Salute.''L'Accordo, - nella nota del Ministero - promosso dal Sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio e' volto soprattutto alla prevenzione di alcune patologie del cavo orale come la carie, la malattia parodontale e l'edentulismo.Le adesioni volontarie degli odontoiatri e dentisti associati ad Andi e Oci gia' pervenute sono oltre mille''.Il Ministero ha sottolineato che ''l'accordo riguarda alcune prestazioni quali visita odontoiatrica, ablazione tartaro e insegnamento igiene orale; sigillatura dei solchi dei molari e premolari, estrazione di elementi dentari paradontalmente compromessi e/o non recuperabili con metodica di conservativa; protesi parziale in resina con ganci a filo; protesi totale in resina''.Dell'accordo potranno beneficiare: Donne in gravidanza, indipendentemente dal reddito e solo per prestazioni di prevenzione (visita, ablazione tartaro, insegnamento igiene orale); Soggetti titolari di 'social card'; Soggetti, indipendentemente dall'eta', con Isee non superiore a 8 mila euro; Soggetti con Isee non superiore ad euro 10.000 aventi diritto all'esenzione totale per ragioni di eta'; per patologie croniche, per patologie invalidanti e inabili al lavoro con invalidita' 100% oppure con handicap gravi. Il Ministero della Salute ha ricordato infine che ''a tutti i cittadini, inclusi quelli che non rientrano nelle categorie di protezione indicate (tutela eta' evolutiva e condizioni di vulnerabilita'), sono garantite le visite odontoiatriche al fine della diagnosi precoce di patologie neoplastiche del cavo orale ed il trattamento immediato delle urgenze odontostomatologiche''.

Quanto spendono i Comuni italiani per gli anziani?


L’associazione CIVICUM ha commissionato al Politecnico di Milano un’indagine sui servizi offerti dalle Amministrazioni Pubbliche alle persone che hanno superato i 65 anni di età. L’obiettivo è controllare come i Comuni delle città prese in esame amministrino le risorse ad essi affidate dai cittadini. In media vengono spesi 136 euro per ogni residente over 65. Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare, i Comuni spendono intorno ai 4mila euro per ogni assistito ma la variabilità locale è elevata: si va dai 1.000 euro di Novara ai 7.000 di Trento. La drastica differenza tra nord e sud si nota anche in questo caso: Trento assiste 400 anziani ogni 10mila, mentre Palermo ne assiste solo 50. Più in generale il settentrione in media accudisce 221 anziani ogni 10mila mentre il mezzogiorno solo 97.L’intera indagine è disponibile sulla pagina VITA.IT.

FIERA DEL LIBRO 2009


Orari di apertura, costo dei biglietti e riduzioni

L'edizione 2009 della Fiera Internazionale del Libro di Torino si svolgerà da giovedì 14 a lunedì 18 maggio.
Giovedì, domenica e lunedì dalle 10 alle 22 Venerdì e sabato dalle 10 alle 23 Ingresso

  • Biglietto intero 8 €
  • Biglietto ridotto 6 € ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, studenti universitari, militari e visitatori oltre i 65 anni, Tessera C.r.a.l. -biglietti solo in prevendita presso la segreteria organizzativa-, Tessera Abbonamento Musei 2009, Tessera Torino + Piemonte Card, Carta Entusiasmo
  • Ridotto professionali 5 € editori non espositori, scrittori, insegnanti, bibliotecari, librai, critici, consulenti editoriali (valido per 1 ingresso giornaliero)
  • Ridotto junior 2,5 € bambini fra i 3 e i 10 anni e alunni delle materne ed elementari accompagnati dagli insegnanti
  • Biglietto gratuito Disabili e accompagnatore
  • Abbonamento 19 € valido per i cinque giorni (1 ingresso giornaliero)
  • Abbonamento ridotto professionali 10 € editori non espositori, scrittori, insegnanti, bibliotecari, librai, critici e consulenti editoriali (valido per 1 ingresso giornaliero)
  • Speciale comitive 6 € oltre le 20 persone
  • Ingresso professionali gli insegnanti che accompagnano le classi hanno diritto all’ingresso gratuito
  • Ingresso stampa i giornalisti muniti di tessera dell’Ordine hanno diritto ad ingresso gratuito

LOGISTICA

Area espositiva Padiglioni 1, 2, 3, 5 di Lingotto Fiere
Area internazionale Centro Congressi Lingotto
Biglietterie Piazzale lato via Nizza, piazzale lato Ferrovia
Reception professionali Padiglione 5, ingresso via Nizza 280
Reception insegnanti Padiglione 5, ingresso via Nizza 280
Reception area internazionale Centro Congressi Lingotto, piazzale lato via Nizza 280
Reception stampa Padiglione 1, ingresso via Nizza 294
Ufficio stampa Piano mezzanino della galleria visitatori
Guardaroba a pagamento (1 euro) Di fianco all'ingresso della Sala Gialla

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Indagine sui redditi dei piemontesi

Pino Torinese, Pecetto Torinese e Fiano sono, nell'ordine, i comuni più benestanti del Piemonte: il reddito disponibile per abitante è superiore di oltre 20 punti percentuale alla media regionale, pari, sulla base delle stime, a 19.787,6 euro.

Il dato emerge dal un’indagine condotta dall’Osservatorio sui redditi delle famiglie e dei comuni piemontesi, voluto da Unioncamere e Regione per contribuire a sviluppare la conoscenza delle singole realtà a favore di operatori economici e amministratori locali, come supporto su cui fondare mirate e durature politiche di sviluppo, oggi più che mai indispensabili per fronteggiare la crisi economica.

Tra i primi dieci centri per livello di benessere, ben sette sono situati nel Torinese. Al quarto posto tra i territori più benestanti si colloca Grinzane Cavour, presente anche in nona posizione con Alba. Nella top ten figura anche al sesto posto Biella, unico capoluogo di provincia a posizionarsi tra i primi dieci.

Per quanto riguarda il reddito prodotto, al primo posto si colloca Torino con 206,6 milioni di euro per kmq, a fronte di una media regionale stimata intorno ai 4,47 milioni di euro. Dalla seconda alla decima posizione si ritrovano, poi, i principali centri della cintura torinese, interrotti solo, al nono posto, da Gaglianico (BI).

Un’indagine che, osserva l’assessore regionale alla Programmazione territoriale, è un tassello conoscitivo fondamentale su cui incardinare le politiche di programmazione territoriale, la valutazione e il monitoraggio degli investimenti.

Piccoli e vincenti

È finita l’era dei programmi dalle mille funzioni: oggi trionfano le mini-applicazioni da scaricare.


appsUn miliardo di download: questo incredibile traguardo di applicazioni scaricate, sancisce il successo di una nuova strategia nelle tecnologie informatiche. Invece di creare programmi completi di migliaia di funzioni, ma pesanti, complessi e pieni di falle, si sta rivelando vincente l’idea di svelare – in parte o totalmente – l’architettura di una piattaforma software, lasciando ad altri (programmatori esterni) il compito di ideare applicazioni che interagiscano con il prodotto.
I primi a raggiungere il traguardo miliardario sono state le estensioni di Mozilla Firefox, il browser libero e gratuito che si completa con migliaia di componenti aggiuntivi, che ne ampliano le funzionalità. Questi mini-programmi, anch’essi gratuiti, sono stati decisivi per il successo del browser, che oggi è presente su un terzo dei computer di tutto il mondo, riuscendo a erodere inesorabilmente la supremazia di Internet Explorer. Il browser di Microsoft rappresenta, infatti, il modello opposto (programmi sempre più grandi, onnicomprensivi e affamati di risorse, nessuna rivelazione sulle architetture software aziendali), oggi superato.
L’altro caso eclatante di vittoria dei “piccoli” è rappresentata dalle applicazioni per i dispositivi mobili Apple, iPhone e iPod Touch, scaricabili (alcuni gratuitamente, altri a pagamento) dal negozio on-line AppStore, nato soltanto nove mesi fa. Nei giorni scorsi un tredicenne del Connecticut ha scaricato il miliardesimo programma dall’AppStore. Queste applicazioni (giochi, quiz, programmi di utilità) sono realizzate da soggetti esterni attraverso alcuni strumenti software messi a disposizione da Apple, che poi verifica la compatibilità con gli apparecchi digitali e immette nel proprio circuito di vendita l’applicazione, trattenendo una percentuale (30%) del prezzo stabilito dall’ideatore.
La semplicità con la quale si possono acquistare e scaricare le applicazioni ha spinto all’emulazione i concorrenti di Apple, che vorrebbero far propria questa idea vincente. Nokia, Samsung, Rim, Palm, Google e – udite udite – la stessa Microsoft stanno lavorando al lancio di un proprio negozio virtuale di applicazioni.

Influenza

BAMBOCCIONI A CHI?


ECONOMIA
LA PHARMACY INDUSTRY, AZIENDA CHE SFIDA LA CRISI

I dipendenti sono tutti giovanissimi. Il suo "patron" ha appena 35 anni e guida una multinazionale con un giro d’affari milionario. E propone un’alleanza...

Il quartier generale di Pharmacy Industry, azienda milanese di abbigliamento casual per giovani fatta da giovani, è un vecchio deposito di piastrelle di Porta Romana riverniciato di bianco e trasformato in show room. Una specie di santuario immacolato di 500 metri quadri, dove spiccano i colori sgargianti di felpe e magliette, e dove l’età media di chi ci lavora è di 27 anni. Una decina di ragazzi ronzano intorno ai computer come api al miele per disegnare, progettare, organizzare, dirigere, colorare, tagliare e cucire su grandi schermi, a caccia di soluzioni nuove. Il "patron" di questo gruppo che ha conquistato i mercati di mezzo mondo e ha un giro d’affari nel 2008 di sei milioni di euro si chiama Davide Martelli, classe 1975. Ha un’età da "bamboccione", direbbe L’ex ministro Padoa-Schioppa, e invece è un imprenditore di successo, sposato con un bimbo di quattro anni.

Liceo scientifico, studi all’Istituto europeo di design di Milano, inizio come consulente designer per grandi marchi, poi il salto: «Nel 2003 provo a disegnare la mia prima collezione: sette felpe in tutto. Uno di questi capi, indossato da me stesso, finisce su un giornale, un grande distributore lo nota e mi chiama. È così che nasce Pharmacy Industry». Un annetto dopo si unisce Chiara, fresca di laurea al Politecnico della moda. L’idea cresce, cinque anni dopo, i dipendenti sono dieci e i mercati raggiunti, oltre a tutta l’Europa, toccano Dubai, la Cina e l’America. Nonostante il nome inglese, è un’azienda made in Italy che più made in Italy non si può: «Siamo italiani, lo stile è italiano e soprattutto i produttori e i distributori sono italiani: è stata sempre la nostra regola d’oro». È uno dei segreti del successo di quest’impresa che sfida la crisi (nel 2008 la crescita è stata del 18 per cento).

Il resto lo hanno fatto creatività e inventiva. Il catalogo moda, per esempio, affidato a giovani fotografi di tutto il mondo contattati via Internet («soldi ne avevamo pochi») o lo stile pubblicitario: «Raccontiamo tutto come una storia, nella prima campagna ci siamo messi a fotografare i dipendenti e i dirigenti della ditta che produceva gli abiti. Un’altra campagna l’abbiamo fatta a Verona, sotto il balcone di Romeo e Giulietta e un’altra ancora nel vagone che fa da sede all’Associazione alpini, sempre a Verona, nel quartiere Santa Lucia», dice Simon Giuliani, 29 anni, direttore creativo, uno degli ideatori della linea "2357".

Comunicazione a tu per tu

I retroscena di come venivano costruite alcune collezioni sono finiti su You tube. Ma la pubblicità, più che digitale, è analogica, come dicono loro, cioè attuata con il passaparola. Felpe e magliette sono pensate come i colori di una tavolozza che i clienti sono invitati a comporre. E soprattutto l’idea di costruire nuove creazioni quando per i giovani lo stile dominante era il "Vintage", ispirato soprattutto al vestiario degli studenti dei college americani e inglesi. «È stato un gioco», prosegue Davide, che è anche membro dell’Ucid, l’Unione cristiana imprenditori e dirigenti, «ma il bello è che il gioco continua, perché ci divertiamo come matti a lavorare qui dentro tutto il santo giorno».

Davide Martelli ha anche idee molto precise su come vincere la concorrenza della Cina nel campo del tessile e dell’abbigliamento: «La soluzione è un’alleanza tra giovani marchi e industrie di produzione di grande tradizione, rigorosamente italiane. L’esperienza insegna che la manodopera del nostro Paese, dai sarti agli ingegneri, è ineguagliabile. Quello che non riescono a fare all’estero (e non ci riusciranno mai) è coniugare l’ingegno creativo italiano con la produzione. Questa alleanza generazionale, nel segno del made in Italy, sarebbe la risposta alla crisi».

Ddl sicurezza: Acli, no al voto di fiducia


Olivero: 'Sarebbe scelta grave e rischiosa'

Roma, 29 aprile 2009 - Con la fiducia sul disegno di legge in materia di sicurezza il governo «non sarebbe immune da rischi». Ne è convinto il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero che ipotizza - di fronte al rifiuto della discussione in Aula - il ricorso all'obiezione di coscienza da parte dei deputati della maggioranza che avevano espresso pubblicamente il loro dissenso. «Le questioni in gioco sono tra quelle che chiamiamo eticamente sensibili - spiega Olivero - il diritto alla salute, alla famiglia, alla scuola per i minori. Sono sicuro che i deputati del Pdl che hanno espresso il loro dissenso con una lettera aperta al presidente del Consiglio sapranno far valere le ragioni della coscienza su quelle di opportunità politica».

Appena dieci giorni fa le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, insieme alle organizzazioni cattoliche promotrici dell'appello per la modifica del testo sulla sicurezza - Caritas, Centro Astalli, Comunità di Sant'Egidio, Comunità Papa Giovanni XIII e Fondazione Migrantes - avevano incontrato una delegazione dei i firmatari della lettera con la quale 100 parlamentari chiedevano al presidente del Consiglio, proprio per ragioni di coscienza, di non porre la fiducia sul ddl sicurezza. I Parlamentati del Pdl avevano condiviso le indicazioni contenute nelle proposte di emendamento presentate dalle organizzazioni, impegnandosi a promuoverle e tradurle in atti concreti di modifica del ddl sulla sicurezza.

«Io sono certo - dice il presidente delle Acli - che questi parlamentari sapranno far valere le proprie ragioni anche di fronte a un voto di fiducia, facendo se necessario ricorso, di fronte all'impossibilità di una discussione in aula, allo strumento dell'obiezione di coscienza. Ma mi auguro che il governo non compia questa scelta, che sarebbe grave oltre che rischiosa. Su un tema come questo, che chiama in causa i diritti civili delle persone, che ha mobilitato l'associazionismo laico, quello cattolico, le categorie professionali dei medici e degli insegnanti, che divide e interroga gli stessi componenti della propria maggioranza, non si può chiudere il confronto. Sarebbe la prova di un testo nato da un pregiudizio ideologico nei confronti degli immigrati, più che dalla preoccupazione di garantire la sicurezza dei cittadini».

INFORMAGIOVANI SAN MAURIZIO


Lunedì 20 aprile, ha riaperto il PUNTO INFORMAGIOVANI in Via Remmert, 12. A darne l'annuncio, l'Assessore alle Politiche Sociali Mariano Amico.

Dopo aver avviato lo sportello attraverso l'opera dei Volontari del Servizio Civile Nazionale, il Comune, dovendo obbligatoriamente contenere la spesa di personale, ha scelto di garantire la continuità di un servizio di forte rilevanza sociale, attraverso una gestione esternalizzata. Il Servizio è stato affidato pertanto, dopo una apposita gara, ad un Soggetto del terzo settore, la Cooperativa Strada Nuova di Ciriè, risultata vincitrice e che ha presentato un progetto ritenuto dall'Amministrazione Comunale di grande valenza e forte attrattività per il territorio ed, in particolare, per i giovani.

Lo sportello, denominato Inform@giov@ni e che aprirà al pubblico il lunedì ed i giovedì pomeriggio, dalle ore 16 alle 19, mette l'accento sulla modalità digitale di interfaccia, privilegiando le tecnologie multimediali per comunicare ed entrare nel mondo dei ragazzi, non per omologarsi, ma per trovare "agganci" su cui costruire relazioni personali. Come a dire che si intercetta uno degli elementi familiari nel panorama del giovane per comunicare con lui e fornirgli informazioni strutturate .

Sulla base degli obiettivi generali posti dall'Amministrazione Comunale per lo svolgimento del servizio, che sono quelli che discendono dal "Decalogo dei Centri Informagiovani" e dalla "Carta Europea dell'Informazione per la Gioventù", la Cooperativa Strada Nuova ha declinato obiettivi integrativi: organizzazione dello sportello come punto di "incontro-ascolto" attivo ovvero capace di promuovere le occasioni di incontro ed interazione con il target giovanile; inserimento dello sportello all'interno della rete locale degli Informagiovani con una specificità propria che lo renda complementare a quelli esistenti; gestione dell'informazione secondo le richieste/i bisogni specifici dei fruitori, quindi attraverso modalità sia cartacea (report, relazioni, lettere, comunicazioni) che informatica (e-mail, sms, chat, internet, forum tematici..); attività complementari: tesseramento per ostelli, rilascio "carta giovani", servizio di aiuto per redazione curricula o per uso videoscrittura; colloqui di orientamento alla scelta scolastica di secondo grado o universitaria; integrazione con servizi del territorio.

La nuova sfida parte lunedì prossimo e speriamo che i giovani sanmauriziesi rispondano numerosi.

L’Assessore Mariano Amico commenta “Mai come in questo ultimo periodo si sente e si percepisce la voglia di riallacciare rapporti formando piccole ma anche grandi comunità virtuali come nei social network.

E’ importante saper comunicare con i giovani per creare quella rete sociale nella quale si possano identificare proponendo legami che vanno al di là delle comunità virtuali.

Credo che l’informagiovani possa essere uno strumento utile per attivare servizi ed azioni capaci di intercettare i giovani e offrire loro proposte di “senso” senza mai dimenticare quella dimensione umana e reale che si distingue da una “realtà” virtuale.

Mettiamo al centro delle nostre azioni i giovani: questa è una sfida ed io ci credo…”

Il capo dello Stato celebra il Primo Maggio ricordando i caduti sul lavoro. E avverte: «Non si cada nel sommerso»




ROMA - Anche quest'anno il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha celebrato la Festa del Lavoro sottolineando l'attualità drammatica degli incidenti mortali sul lavoro. È «un segnale positivo ma non ancora sufficiente», ha detto, il dato che indica un calo delle morti bianche sotto il livello di 1.200 casi l'anno. Alla cerimonia al Quirinale erano presenti proprio i famigliari delle vittime di incidenti sul lavoro e i rappresentanti dei lavoratori delle zone terremotate. Come di consueto nell'occasione sono state assegnate anche le «Stelle al merito del lavoro».

«FENOMENO DOLOROSISSIMO» - Il tema degli incidenti sul lavoro è particolarmente caro a Napolitano, che fin dal suo insediamento, nel 2006, ha scelto di dedicarvi attenzione in tutte le occasioni ufficiali. «Il fenomeno rimane dolorosissimo e inquietante - ha sottolineato il capo dello Stato - e si rischia di vederlo aggravarsi di fronte alla crisi economica». Questo rischio, ha precisato, si corre se di fronte alla crisi emergerà «qualche tendenza a ricorrere più facilmente al sommerso e comunque al lavoro irregolare, in special modo all'impiego illegale di immigrati. Occorre un più forte impegno a non abbassare in alcun modo la guardia su questo versante sempre cruciale».

«GARANZIE INSUFFICIENTI» - Napolitano ha parlato anche del calo dell'attività produttiva, «in primo piano anche in Italia». Il presidente si è concentrato sulle preoccupazioni di chi teme di perdere il posto di lavoro e ha evidenziato i limiti «dell'insufficienza della protezione sociale, della debolezza delle prospettive per i giovani in cerca di lavoro». Su questi temi, ha detto, «molte toccanti lettere a me indirizzate richiamano l'attenzione».

«L'ITALIA PUO' ESSERE FIERA» - Non è poi mancato un accenno all'intesa Fiat-Chrysler: «Oggi l'Italia può essere fiera del riconoscimento che una nostra grande impresa ha ottenuto in America e nel mondo. È un riconoscimento straordinario per i dirigenti, i tecnici, le maestranze tutte. È la conferma dell'importanza decisiva dell'innovazione e della piena valorizzazione delle risorse umane a partire dal mondo del lavoro di cui l'Italia è ricca».

SACCONI E I CONTRATTI - Alla celebrazione ha partecipato anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, secondo cui l'evoluzione delle nuove relazioni industriali recentemente impostate dalle parti sociali «può essere la libera e responsabile diffusione di forme di partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa e di organismi bilaterali nei territori». Il ministro pensa in particolare che gli organismi bilaterali tra le parti possano condividere «i servizi rivolti alla sicurezza, all'apprendimento, al ricollocamento, alla protezione del reddito nel caso di riduzione del tempo di lavoro». Ed è proprio in questo contesto di relazioni industriali «cooperative» che, ha aggiunto Sacconi, «anche grazie all'accordo di leale collaborazione tra Stato e Regioni, è stato sin qui possibile conservare in Italia più che altrove, nel contesto della grande crisi globale, larga parte della base produttiva ed occupazionale attraverso strumenti di protezione sociale su base negoziale che presuppongono la sopravvivenza del rapporto di lavoro».

STORIA DEL 1° MAGGIO







Il 1° Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione.
"Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire" fu la parola d'ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo Maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza.
La storia del primo Maggio rappresenta, oggi, il segno delle trasformazioni che hanno caratterizzato i flussi politici e sociali all'interno del movimento operaio dalla fine del secolo scorso in poi.

Le origini

Dal congresso dell'Associazione internazionale dei lavoratori - la Prima Internazionale - riunito a Ginevra nel settembre 1866, scaturì una proposta concreta: "otto ore come limite legale dell'attività lavorativa".
A sviluppare un grande movimento di lotta sulla questione delle otto ore furono soprattutto le organizzazioni dei lavoratori statunitensi.
Nell'ottobre del 1884 la Federation of Organized Trades and Labour Unions indicò nel 1 Maggio 1886 la data limite, a partire dalla quale gli operai americani si sarebbero rifiutati di lavorare più di otto ore al giorno.

1886: I "martiri di Chicago"

Il 1 Maggio 1886 cadeva di sabato, allora giornata lavorativa, ma in dodicimila fabbriche degli Stati Uniti 400 mila lavoratori incrociarono le braccia. Nella sola Chicago scioperarono e parteciparono al grande corteo in 80 mila. Tutto si svolse pacificamente, ma nei giorni successivi scioperi e manifestazioni proseguirono e nelle principali città industriali americane la tensione si fece sempre più acuta. Il lunedì la polizia fece fuoco contro i dimostranti radunati davanti ad una fabbrica per protestare contro i licenziamenti, provocando morti. Il ricordo dei "martiri di Chicago" era diventato simbolo di lotta per le otto ore e riviveva nella giornata ad essa dedicata: il 1 Maggio.

1890: 1 maggio, per la prima volta manifestazione simultanea in tutto il mondo

Il 20 luglio 1889 il congresso costitutivo della Seconda Internazionale, riunito a Parigi, decise che "una grande manifestazione sarebbe stata organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente i tutti i paesi e in tute le città, i lavoratori avrebbero chiesto alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore".
La scelta cadde sul primo Maggio dell'anno successivo, appunto per il valore simbolico che quella giornata aveva assunto.
In Italia come negli altri Paesi il grande successo del 1 Maggio, concepita come manifestazione straordinaria e unica, indusse le organizzazioni operaie e socialiste a rinnovare l'evento anche per 1891.
Nella capitale la manifestazione era stata convocata in pazza Santa Croce in Gerusalemme, nel pressi di S.Giovanni. La tensione era alta, ci furono tumulti che provocarono diversi morti e feriti e centinaia di arresti tra i manifestanti.
Nel resto d'Italia e del mondo la replica del 1 Maggio ebbe uno svolgimento più tranquillo. Lo spirito di quella giornata si stava radicando nelle coscienze dei lavoratori.

1891: la festa dei lavoratori diventa permanente

Nell'agosto del 1891 il II congresso dell'Internazionale, riunito a Bruxelles, assunse la decisione di rendere permanente la ricorrenza. D'ora in avanti il 1 Maggio sarebbe stato la "festa dei lavoratori di tutti i paesi, nella quale i lavoratori dovevano manifestare la comunanza delle loro rivendicazioni e della loro solidarietà".

Il primo maggio durante il fascismo

Nel nostro Paese il fascismo decise la soppressione del 1 Maggio, che durante il ventennio fu fatto coincidere il con la celebrazione del 21 aprile, il cosiddetto Natale di Roma. Mentre la festa del lavoro assume una connotazione quanto mai "sovversiva", divenendo occasione per esprimere in forme diverse (dal garofano rosso all'occhiello, alle scritte sui muri, dalla diffusione di volantini alla riunione in osteria) l'opposizione al regime. Il 1 Maggio tornò a celebrarsi nel 1945, sei giorno dopo la liberazione dell'Italia.

1947: L'eccidio di Portella della Ginestra

La pagina più sanguinosa della festa del lavoro venne scritta nel 1947 a Portella della Ginestra, dove circa duemila persone del movimento contadino si erano date appuntamento per festeggiare la fine della dittatura e il ripristino delle libertà, mentre cadevano i secolari privilegi di pochi, dopo anni di sottomissione a un potere feudale. La banda Giuliano fece fuoco tra la folla, provocando undici morti e oltre cinquanta feriti. La Cgil proclamò lo sciopero generale e puntò il dito contro "la volontà dei latifondisti siciliani di soffocare nel sangue le organizzazioni dei lavoratori".
La strage di Portella delle Ginestre, secondo l'allora ministro dell'Interno, Mario Scelba, chiamato a rispondere davanti all'Assemblea Costituente, non fu un delitto politico. Ma nel 1949 il bandito Giuliano scrisse una lettera ai giornali e alla polizia per rivendicare lo scopo politico della sua strage. Il 14 luglio 1950 il bandito fu ucciso dal suo luogotenente, Gaspare Pisciotta, il quale a sua volta fu avvelenato in carcere il 9 febbraio del 1954 dopo aver pronunciato clamorose rivelazioni sui mandanti della strage di Portella.

Il primo Maggio oggi

Le profonde trasformazioni sociali, il mutamento delle abitudini, la progressiva omogeneizzazione delle abitudini hanno profondamente cambiato il significato di una ricorrenza che aveva sempre esaltato la distinzione della classe operaia. Il modo di celebrare il 1 maggio è quindi cambiato nel corso degli anni.
Da diversi anni Cgil, Cisl, Uil hanno scelto di celebrare la giornata del 1 Maggio promovendo una manifestazione nazionale dedicata ad uno specifico tema. E' diventato un appuntamento anche il tradizionale concerto rock che i sindacati confederali organizzano in piazza San Giovanni a Roma